Il favoloso mondo dell'Hennè

Farsi l'hennè è davvero come entrare in un'altro mondo, in un altro tempo, che sa di lontano e antico. La tinta diventa un trattamento, un rituale e una coccola. Unica contro indicazione: il tempo. Essendo una pratica antica ha dei tempi che purtroppo nella frenetica vita di oggi non sempre sono disponibili.

Io uso l'hennè ormai da un anno, e non tornerei indietro per nessun motivo al mondo.
L'unico "problema" è che il VERO hennè (l'unico e solo) è la pianta della Lawsonia Inermis, le quali foglie essiccate danno SOLO ed ESCLUSIVAMENTE il colore rosso/rame.
Quando si legge su una confezione "hennè castano" o "hennè nero" o "hennè biondo" o "hennè neutro" o mille gradazioni del colore rosso fuoco, state attente.
Perchè l'hennè castano è un mix di piante tra cui anche una parte di Lawsonia e Indigo, l'hennè nero è la pianta dell'Indigo, l'hennè neutro è la pianta della Cassia, mentre l'hennè biondo è un mix di piante come la Cassia, la Curcuma, Camomilla e una piccola percentuale di Lawsonia.
Insomma è come di parlare di pini, larici e Nonna Salice! Semplicemente per comodità si usa la dicitura "hennè" anche per tutte queste altre piante.
Se trovate scritto Hennè rosso intenso o roba simile, state attente che negli ingredienti non ci siano i famigerati Picramati di Sodio, dei sali chimici che dovrebbero aumentare il rilascio della molecola di lawsone e che potrebbero avere reazioni strane con le tinte chimiche usate in precedenza o con le meches. Leggete sempre sempre sempre l'INCI!
Insomma per capirci, se volete i capelli ramati usate la Lawsonia, se li volete neri l'Indigo. Le altre nuances sono miscugli di queste due piante insieme ad altre ancora.
Se volete solo lucidarli  e disciplinarli, usate la Cassia (l'hennè neutro) che non rilascia alcun tipo di riflesso.
Faccio notare che cmq qualsiasi mix di erbe usiate, dovete rendervi conto che non stravolgerà la vostra base naturale più di tanto, perchè appunto si tratta di una tinta naturale e per i primi tempi dovrete ripetere l'operazione di tingerli più volte e più spesso per ottenere un colore più intenso.
L'hennè biondo lo possono fare solo le bionde naturali e donerà loro un riflesso più caldo tendente al miele: se io che di base ormai sono castana, facessi l'hennè biondo, sarebbe come acqua fresca di sorgente. Anche se sicuramente male non fa!
Io faccio l'hennè nudo e crudo, Lawsonia Inermis a tutta. E adesso ho i capelli rame (riconosciuti come tali anche dal'impiegata dell'anagrafe allo sportello dei rinnovi  della carta d'identità!) e ne vado fiera. Usando la Lawsonia Inermis pura, mi permetto ogni tanto anche qualche meches per schiarire un pò, senza correre il rischio di strane reazioni chimiche, questo perchè, come già detto, sto bene attenta di non usare hennè che contengano anche Picramato.
Di qualità di Lawsonia ne ho provate molte, all'inizio quelle dell'erboristeria, a mio avviso le più costose e meno di qualità perchè quasi sempre tagliate con la sabbia (ve ne accorgete quando sciacquando via l'hennè rimane sul fondo della vasca mezza spiaggia), quello solido della Lush e quello dell'Equo solidale. I prezzi variavano da 4 ai 6 euro per 100gr.
Ma il migliore in assoluto, per resa, consistenza, stendibilità, qualità e per fino per il profumo è l'hennè della marca Zarqua che compro nel negozietto etnico gestito da Bengalesi della mia città. Ed è pure il meno costoso: 2 euro per 100gr!

Ma come si prepara l'hennè? Diciamo che ognuno ha la sua ricetta segreta un pò come la pozione di Panoramix, ma di base bisognerebbe sapere che l'hennè rilascia più colore se viene a contatto con sostanze acide, come ad esempio il succo di limone, lo yogurt o l'aceto (meglio se di mele) e se sta al calduccio. Io mescolo la polvere di foglie di hennè con il succo di limone e un te caldo, di solito un te alla cannella (semplicemente perchè amo la cannella) o il karkadè. C'è chi mette anche del caffè, io personalmente non c'ho mai provato e non penso che proverò, preferisco sapere di strudel che di fondo di tazzina!
Per prima cosa bisogna decidere quanta polvere usare, se si hanno i capelli corti basta un busta da 100gr, se sono fino alle spalle 200/250gr, oltre alle spalle dai 300gr in sù. Io che ho i capelli sotto le scapole, uso 300gr.
Bisogna usare strumenti che non ossidino al contatto con la pastella, quindi plastica, vetro e legno. In una ciotola si versa la polvere e si comincia a creare una pastella simile al purè solo con il succo di limone e se non se ne ha abbastanza anche un pò di tea caldo. Io, per comodità, uso il succo di limone in bottiglia e per le dosi vado ad occhio, ma si possono benissimo spremere dei limoni e usarne direttamente il succo. Dopo aver amalgamato il tutto con un mestolo di legno o di plastica, si copre il composto con la pellicola trasparente e una coperta e si lascia in un luogo caldo (adesso che è estate praticamente ovunque, in inverno magari sopra al termosifone) a riposare per tutta la notte. Praticamente si aspetta che l'hennè ossidi e rilasci il suo tipicolo colore ferroso. Per assicurarsi che ciò sia avvenuto basta immergerci un cottonfioc e vedere se la capocchia di cotone diventa arancione o giù di lì! Dopo una notte di nanna, l'impasto in superficie apparirà molto scuro, ma all'interno avrà mantenuto il suo colore fangoso/verdastro. E' segno che si è ossidato! Prima di utilizzare l'impasto io ci aggiungo del miele, se ho del latte di cocco in scatola o in polvere (che trovo sempre al negozio etnico) o del latte in polvere per lattanti insieme a dell'altro tea caldo, per rendere la miscela una bomba per il benessere dei miei capelli sfibrati! Quando avrò ottenuto una pastella della consistenza dello yogurt, mi metto dei vestiti che so di poter sporcare, una mantellina di plastica (ovvero un sacco delle immondizie con un buco per la testa) e i guanti di gomma, e mi affido alle manine pazienti di mamma perchè da sola farei un disastro! Ricordo che i capelli prima di mettere l'hennè devono essere puliti e asciutti, ond'evitare che il sebo della cute o lo sporco impedisca alle molecole di lawsone di penetrare nei capelli e tingerli. Per stenderlo bisognerebbe iniziare dalla nuca e man mano salire, dividendo la testa in ciocche e stendendo con le mani una ad una la pastella, non usate pennelli perchè la consistenza della pastella è più simile alla glassa per la torta che alle classiche tinte chimiche. Quindi sul serio, considerate la testa da tingere proprio come una torta e glassatela coprendo tutto tutto tutto con la pastella. Una volta finito, avvolgete i capelli nella pellicola trasparente e preparatevi a tenervela in testa per almeno 3h. Dico solo che c'è chi ci dorme la notte, quindi resistete il più possibile! Più lo tenete e meglio è!
Per sciacquarvelo via prendetevi tutto il tempo necessario, togliere quella fanghiglia non è come sciacquare una maschera, richiede tempo, pazienza e molta molta acqua. Un metodo sarebbe quello di riempire la vasca o un catino di ascqua e immergerci i capelli dentro a ventaglio e aspettare che si sciolga via distrincando le ciocche con le mani. Io sto sotto il getto il più possibile sempre massaggiando e sbrogliando. Dopo di che non serve lavarsi i capelli, se li sentite secchi metteteci solo un pò di balsamo! C'è chi per fissare meglio il colore fa l'ultimo risciacquo con acqua e aceto di mele, io lo facevo all'inizio, adesso faccio l'anarchica!

Bene, se avete avuto tutta questa pazienza siete strate bravissime e verrete ricompensate dal risultato. I vostri capelli saranno molto più forti e lucidi e se siete ricce saranno più disciplinati e avrete un color rame così naturale da sembrare nate così! Tra l'altro il colore finale cambia da capello a capello e dipende dal proprio ph, se vi sembrerà troppo carotina non disperate, ci vogliono un paio di giorni perchè il colore si stabilizzi, di solito tende a scurirsi. Le prime volte vi consiglio di rifarlo ogni 2 o 3 sett, dopo di che potete rifarlo quando vi va, ricrescita permetendo. I primi giorni, ovviamente, facendovi lo shampoo perderete del colore, ma sarà via via sempre più diluito. Questa quindi era la procedura da seguire per la Lawsonia.
Se volete tingervi con l'Indigo al posto del succo di limone utilizzate un cucchiaino da tea di sale ogni 100gr di polvere e del tea caldo, questo perchè al contrario della Lawsonia che necessita di acido per reagire, l'Indigo reagisce con il sale. Al contrario della Lawsonia, l'Indigo può essere preparato e subito utilizzato, non ha bisogno di riposare!
Se utilizzate mix di erbe o la Cassia, basta solo del tea caldo e se nel mix è presente della Lawsonia vi conviene lasciare riposare lo stesso l'impasto almeno una mezz'ora prima di utilizzarlo per permettere alla Lawsonia di ossidarsi.
Per chi deve coprire i capelli bianchi le cose cambiano un pò e si complicano in termini di tempo. Questo perchè l'Indigo sui capelli bianchi tende a diventare grigio/blu. Per farvi capire meglio, sappiate che l'Indigo era anticamente utilizzato come tinta per le stoffe e soprattutto per i jeans. Quindi l'unico modo per non sembrare della fate turchine è fare prima la Lawsonia e poi sopra l'Indigo.
Ho convinto anche mia mamma a passare all'hennè dopo anni di tinte chimiche decisamente adesso ha la testolina più bella di tutte le vecchiette in chiesa che le invidiano il colore così naturale!
Con lei, che ha la ricrescita bianca, devo prima fare la Lawsonia e poi l'Indigo, per ottenere un castano caldo con riflessi rossi.
Dopo tre ore di Lawsonia, si sciacquano i capelli e la riscrescita prima bianca diventerà carotina brillante, per spegnere il carota, dopo averli asciugati con il phon si passa a glassarli con l'Indigo e si lasciano in posa avvolti nella pellicola per altre 3h. A volte per scurire da subito un pò la Lawsonia, aggiungevo all'impasto dell'Amla in polvere (una specie di uva spina indiana che viene seccata e ridotta in polvere e che si trova sempre al negozio etnico) e nell'impasto dell'Indigo, al posto del miele, un cucchiaio da tavola per 100gr di polvere, di olio di Amla.

Insomma spero che questo post sia servito a far capire a cosa si va incontro nel momento in cui si decide di passare all'hennè. Ci vuole tempo, pazienza e amore. Se non ne avete, lasciate perdere!
I pro sono avere dei capelli davvero lucidi, vivi, vibranti e di un colore naturale che al sole fa la sua gran porca figura.
I contro sono che ci vuole molto tempo e voglia. Non a tutti piace l'odore della Lawsonia, simile all'erba tagliata, quello che uso io sa addirittura di liquirizia e io lo amo alla follia. L'indigo ha un odore diverso, più di fieno misto a spezie e che personalmente non amo molto. Ma è un problema che si può ovviare aggiungendo alcune gocce del vostro olio essenziale preferito all'impasto.
Un altro contro è che dovete mettere in preventivo di sporcarvi, perchè con il calore della pellicola l'impasto che avrete in testa tenderà a colare, e difficilmente si smacchierà dai tessuti.
Per proteggere la pelle dall'essere anch'essa colorata (ricordo che l'hennè è utilizzato anche per i tatuaggi rituali) suggerisco di passare sull'attaccatura dei capelli sulla fronte e le orecchie una crema grassa. Io uso la Spalmen della Lush.
Se dovesse avanzarvi dell'impasto di Lawsonia potete conservarlo in freezer e riutilizzarlo la volta successiva senza problemi, lo stesso purtroppo non vale per l'Indigo il quale se avanzato deve essere buttato via.

Questo è tutto, e mi pare già un papiro, spero di aver scritto tutto quello che serve, in caso contrario non esistate a chiedere!
Questo sito è praticamente la bibbia dell'hennè.
un altro sito dove invece potete trovare l'hennè, il latte di cocco in polvere o in scatola, l'olio di amla e l'amla in polvere oltre che a tutto lo scibile umano indiano/orientale è Spicesofindia:  il codice sconto per usufruire del 10% è CARLITADOLCE2011.

Intanto vi posto anche le foto dell'hennè che ho fatto a mia mamma un paio di settimane fa. Per lei che ha i capelli ricci e corti ho usato 100gr di Lawsonia e 100gr di Indigo, anche se di quest'ultimo avrei dovuto usarne di più perchè come impasto rende meno della Lawsonia.

Ho fatto l'hennè biondo anche a mia cugina che ha un biondo chiaro/cenere naturale e i capelli lunghi e ricci, per lei ho fatto un impasto come quello che uso io per il mio Lawsonia, con 300gr di hennè biondo, succo di limone, miele e al posto del tea alla cannella, la camomilla. Il suo colore s'è scaldato e i ricci sono stati domati. Purtroppo non ho le foto perchè è stato tempo fa e non so quando riuscirò a rifarglielo!
Bisous

L'HENNE': LAWSONIA INERMIS
l'hennè Zarqua                                                               Lawsonia Inermis come unico ingrediente


                             I ferri del mestiere: ciotola di coccio, cucchiaio di legno e succo di limone

                                                             il tea caldo alla cannella

                                                                   Il miele di acacia

il latte di cocco in polvere e il latte in polvere per lattanti

                                                                    l'impasto appena fatto

                                              l'impasto dopo aver riposato tutto la notte

lo Spalmen da mettere sulle parti di pelle che non si vogliono sporcare

                                                           la ricrescita bianca di mamma

                                                              la "glassatura" con l'hennè

                                                      l'imbacuccamento con il cellophan

                                    Lo stato dei guanti di lattice dopo appena 20min di "glassatura"

                                                 La ricrescita dopo l'applicazione dell'hennè


L'INDIGO

 l'Indigo Zarqua: unico ingrediente l'Indigofera Tinctoria

 I ferri del mestiere: ciotola di coccio, cucchiao di legno, tea caldo, un cucchiano di sale e un cucchiao di olio di Amla

l'impasto pronto all'uso

 la "glassatura" con l'Indigo (ce ne sarebbero voluti almeno altri 50gr)

La ricrescita dopo l'Indigo


IL RISULTATO FINALE: I CAPELLI DI MAMMA IL GIORNO DOPO SOTTO IL SOLE!


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